Giacomo Leopardi e il progetto delle "Opere"

2.10. Composizione e pubblicazione delle "Operette"

Alla fine del 1823 Leopardi consegna il manoscritto del libro delle Canzoni all’editore. Questo gesto pone il punto a un progetto e ne apre, senza soluzione di continuità, un altro, quello delle Operette morali, entrambi portatori della questione della letteratura da dare all’Italia.

Delle Operette è conservato il manoscritto (BNN, C. L. IX) che riporta le date di composizione di ciascuna. Nel manoscritto l’ordine è cronologico, dal gennaio del 1824 della Storia del genere umano al novembre 1824 del Cantico del gallo Silvestre. L’assetto contenuto nel manoscritto è inedito, le stampe vedranno un riordinamento delle operette: lo testimonia già l’indice, posto a corredo del manoscritto, che riporta le operette nell’ordine della prima stampa, estrapolandone il Dialogo di Timandro e di Eleandro.

La composizione di queste prose però non si esaurisce al ’24, presto Leopardi riprenderà il progetto: nel 1825 compone il Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco e nel ’27 Il Copernico, dialogo e il Dialogo di Plotino e di Porfirio.

Nel gennaio del ’26 intanto una selezione di testi va in stampa sull’«Antologia». La circolazione delle prose «a pezzi» non soddisfa Leopardi che infatti in una lettera, per convincere l’editore milanese a una pubblicazione integrale (e non in rivista), gli scrive:

Colla schiettezza dell'amicizia le confesso che mi affligge un poco l'intendere il pensiero che Ella ha, di stampare le mie Operette morali nella Biblioteca amena; pensiero del quale io non aveva finora avuto altro cenno. Le opere edite non perdono nulla, entrando nelle Raccolte; ma io ho conosciuto per prova che le opere inedite, se per la prima volta escon fuori in una Collezione, non levano mai rumore, perchè non si considerano se non come parti e membri di un altro corpo, e come cose che non istanno da sè. Poi, un libro di argomento profondo e tutto filosofico e metafisico, trovandosi in una Biblioteca per Dame, non può che scadere infinitamente nell'opinione, la quale giudica sempre dai titoli più che dalla sostanza. La leggerezza di una tal collezione è un pregio nel suo genere, ma non quando sia applicata al mio libro. Finalmente l'uscir fuori a pezzi di 108 pagine l'uno, nuocerà sommamente ad un'opera che vorrebb'esser giudicata dall'insieme, e dal complesso sistematico, come accade di ogni cosa filosofica, benchè scritta con leggerezza apparente. È vero che Ella darà poi tutto il libro in un corpo, ma il primo giudizio del pubblico sarà già stato formato sopra quei pezzi usciti a poco a poco, e molto lentamente: e il primo giudizio, è quello che sempre resta. (Lettera del 6 dicembre 1826 a Stella)

E infatti l’editore si lascerà convincere e pubblicherà le Operette morali per la prima volta in volume nel 1827.

Nel 1833 si prospetta la possibilità di una nuova edizione delle Operette morali con Piatti, l’editore dei Canti stampati nel 1831, che vedrà la luce nell’anno successivo, anche perché la prima era diventata introvabile (così anche l’editore nell’avvertenza premessa al volume). È un anno in cui Leopardi ha seri problemi agli occhi e, ancora una volta, Ranieri si occuperà di curare i rapporti con l’editore fiorentino.

Intanto Leopardi nel 1832 ha composto altre due operette, il Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere, il Dialogo di Tristano e di un amico che pure entreranno nella nuova edizione fiorentina; quest’ultimo è il primo testo polemico contro le opinioni che dominano il secolo, legato storicamente alla sua rottura con gli intellettuali del gruppo fiorentino dell’«Antologia», testimone di una nuova fase della sua vita e della sua opera.

Ma cosa ne è invece di quelle operette composte tra il 1825 e il 1827? Il Frammento non viene pubblicato neanche questa volta: al termine del libro si legge una nota in calce all’ultima operetta, il Cantico del gallo silvestre: «Questa è conclusione poetica, non filosofica. Parlando filosoficamente, l’esistenza, che mai non è cominciata, non avrà mai fine». È una nota che prepara il posto per il Frammento che verrà inserito, in luogo di quella nota, nell’edizione successiva. Anche le altre due, il Porfirio e il Copernico verranno escluse dall’edizione del ’34.

Nel 1836 vede la luce una parte di questo progetto: nel secondo volume dell’edizione delle Opere stampata per Starita vengono pubblicate 13 operette. Questo progetto viene fermato dalla censura nello stesso anno, prima che sia completata la correzione del terzo volume (il secondo delle Operette).

Leopardi vivo, le Operette morali non verranno più pubblicate interamente. Ma i materiali autografi per la preparazione dell’edizione parigina per Baudry (C. L. XX e XXI) testimoniano l’ultima volontà dell’autore su cui si è basato Ranieri per il volume postumo delle Opere. Il Frammento trova posto nel libro dopo il Cantico e prima del Timandro; il Copernico e il Porfirio vengono interposti tra il Timandro e le operette composte per ultime. Il Tristano rimane a concludere l’opera.

Le operette inedite rimangono ignote fino all’edizione del 1845 curata da Ranieri.

 

 Operette

Date di composizione

M27

F34

N35

Storia del genere umano

19 gennaio-7 febbraio 1824

1

1

1

Dialogo d’Ercole e di Atlante

10-13 febbraio 1824

2

2

2

Dialogo della Moda e della Morte

15-18 febbraio 1824

3

3

3

Proposta dei premi fatta dall’Accademia dei Sillografi

22-25 febbraio 1824

4

4

4

Dialogo di un Lettore di Umanità e di Sallustio

26-27 febbraio 1824

5

5

/

Dialogo di un Folletto e di uno Gnomo

2-6 marzo 1824

6

6

5

Dialogo di Malambruno e di Fanfarello

1-3 aprile 1824

7

7

6

Dialogo della Natura e di un’anima

9-14 aprile 1824

8

8

7

Dialogo della Terra e della Luna

24-28 aprile 1824

9

9

8

La scommessa di Prometeo

30 aprile-8 maggio 1824

10

10

9

Dialogo di un Fisico e di un Metafisico

14-19 maggio 1824

11

11

10

Dialogo della Natura e di un Islandese

21, 27-30 maggio 1834

13

13

12

Dialogo di Toquato Tasso e del suo Genio familiare

1-10 giugno 1824

12

12

11

Dialogo di Timandro e di Eleandro

14-24 giugno 1824

20

20

(20)

Il Parini, ovvero della Gloria

6 luglio-13 agosto 1824

14

14

13

Dialogo di Federico Ruysch e delle sue mummie

16-23 agosto 1824

15

15

(14)

Detti memorabili di Filippo Ottonieri

29 agosto-26 settembre 1824

16

16

(15)

Dialogo di Cristoforo Colombo e di Pietro Gutierrez

19-25 ottobre 1824

17

17

(16)

Elogio degli uccelli

29 ottobre-5 novembre 1824

18

18

(17)

Cantico del gallo silvestre

10-16 novembre 1824

19

19

(18)

Frammento apocrifo di Stratone da Lampsaco

1825

/

/

(19)

Il Copernico

1827

/

/

(21)

Dialogo di Plotino e di Porfirio

1827

/

/

(22)

Dialogo di un venditore d’almanacchi e di un passeggere

1832

/

21

(23)

Dialogo di Tristano e di un amico

1832

/

22

(24)