Giacomo Leopardi e il progetto delle "Opere"
3.2. I "Canti": introduzione all'opera
Quando il primo volume delle Opere (1835), che qui potete sfogliare, viene pubblicato, è il 1835: due anni dopo Leopardi sarebbe morto, e non a caso possiamo considerare questo libro, anche se il progetto fallisce, il suo testamento poetico. I Canti sono un libro organico, nonostante raccolgano testi poetici scritti in circa vent’anni e nonostante in esso convivano generi e temi diversi.
Come si nota dall’indice, le poesie sono 39, ma il libro non è ancora completo: prima di morire Leopardi scriverà altri due componimenti, che compariranno nell’edizione postuma, chiudendo il libro con Il tramonto della luna e La ginestra.
Il poeta con questo libro racconta la storia delle sue idee: Leopardi, come nessun autore prima di lui, porta il pensiero all’interno della poesia, articola una visione del mondo attraverso la lirica. E, proprio in ragione della scelta di mettere insieme testi che sono stati scritti in un tempo piuttosto lungo (rispetto alla breve vita del loro autore), attraverso il libro, chi legge può seguire, attraverso il libro, l’evoluzione del sistema di pensiero leopardiano, dalle canzoni patriottiche, intrise di eroismo e patriottismo, fino alla denuncia della condizione dell’uomo contenuta in una poesia complessa e densa di pensiero come La ginestra, passando per il ripudio della virtù a cui si assiste nel Bruto minore.
