Giacomo Leopardi e il progetto delle "Opere"
2.3. Progetto delle "Opere" del 1845 – Edizione Le Monnier a cura di Ranieri
Quel progetto di opere non vede la luce vivo Leopardi, ma il compagno degli ultimi anni, Antonio Ranieri, prende in carico la sua pubblicazione, che avviene presso l’editore Le Monnier di Firenze, nel 1845. Per l’allestimento dell’edizione, Ranieri ha a disposizione i lavori di Leopardi degli ultimi anni, per l’editore napoletano e per il parigino.
Infatti, per quanto riguarda i Canti, le ultime volontà sono testimoniate dalla cosiddetta Starita corretta, cioè sulla copia su cui è intervenuto l’autore, a cui si è già accennato, del testo dato alle stampe nel 1835.
La Starita corretta e, quindi, l’edizione del 1845, non solo apportano correzioni ai testi già pubblicati, ma sono arricchite anche da due componimenti inediti, «che veggono la luce per la prima volta», Il tramonto della luna e La ginestra.
Per le Operette, Ranieri rispetta alcune decisioni di struttura testimoniate dalle correzioni leopardiane, ma soprattutto l’edizione del ’45 pubblica per la prima volta la seconda metà delle Operette, che nel 1835 era stata censurata
