Pietro Bembo e le Prose della volgar lingua

2.1.4 Latino o volgare?

Il primo problema da affrontare, nel quadro di instabilità linguistica da cui nasce l’intervento normativo di Bembo, riguarda la scelta tra latino e volgare, risolta attraverso la discussione tra Ercole Strozzi e Giuliano de’ Medici, che chiarisce il rapporto che lega le due lingue nell’Italia del XVI secolo:

Che sì come i Romani due lingue haveano, una propria et naturale; et questa era la Latina; l’altra straniera; et quella era la Greca: così noi due favelle possediamo altresì; l’una propria et naturale et domestica, che è la Volgare; istrana e non naturale l’altra, che è la Latina (Prose 1 III, c.Vr).

Le osservazioni formulate da Strozzi sull’innegabile prestigio di cui il latino gode rispetto al volgare e le rispettive risposte di Giuliano sanciscono la superiorità del secondo sul primo, sulla base della contrapposizione tra lingua «propria e naturale e domestica» e lingua «istrana e non naturale».