Pietro Bembo e le Prose della volgar lingua

2.2.3 La nascita del volgare

Il primo problema che gli interlocutori del dialogo sono chiamati ad affrontare riguarda il rapporto tra latino e volgare e la maggiore dignità – sostenuta da molti all’epoca di Bembo – del primo rispetto al secondo. Oggi sappiamo che l’italiano fa parte delle lingue neolatine, o romanze, ovvero che deriva dal latino, ma all’epoca in cui Bembo scrive le Prose il rapporto che legava latino e volgare non era così chiaro. 

Oltra che se è vero quello, che io ho udito dire alcuna volta, che la nostra Volgar favella stata sia etiandio favella medesimamente volgare a Romani, con la quale tra essi popolarescamente si sia ragionato, come hora si ragiona tra noi, tutta volta senza passar con lei nello scrivere, al quale noi più arditi et meno consigliati passiamo; noi non solamente la meno pregiata favella e men degna da Romani riputata, ma anchora la rifiutata et del tutto per vile scacciata dalle loro scritture haremmo a quella preposta, a cui essi tutto il grido et tutto l’honore dato hanno, la Volgar lingua alla Latina ne nostri componimenti preponendo. (Prose 1 IV, c.Vv)

Nel passo citato, Ercole Strozzi, il personaggio a cui è affidato il compito di sostenere la superiorità della lingua latina, afferma che il volgare fosse già esistente al tempo dei Romani e che loro stessi lo disprezzassero e rifiutassero nella scrittura in quanto lingua dell’uso popolare (1 IV). È Federico Fregoso, a cui vengono spesso affidate le tesi “storiche” contenute nelle Prose, a dimostrare a Ercole l’erroneità di questa ipotesi e a spiegare che il volgare nasce con le migrazioni dei popoli barbarici, le cui lingue gradualmente “corrompono” il latino. In realtà, alla base delle lingue volgari c’è il latino volgare, una varietà di latino parlato dalle classi più basse e popolari. L’azione delle lingue barbariche ha un peso nelle innovazioni che si verificano nel latino volgare, che però non è né esclusivo né predominante: maggiore incidenza ha, invece, l’azione delle lingue dei popoli che i romani hanno conquistato nel corso del tempo (azione di sostrato).