Pietro Bembo e le Prose della volgar lingua

2.2.9 Dal latino al volgare: il sistema verbale

Infine, alcuni cambiamenti riguardano coniugazioni e modi verbali.
Bembo chiama le coniugazioni «maniere» e ne distingue quattro, in continuità con la coniugazione verbale latina, suddivisa in verbi in -āre, - ēre, -ĕre e -īre. In italiano, la seconda e la terza coniugazione latine confluiranno in un’unica coniugazione (la seconda) e la quarta latina corrisponderà alla terza italiana. 
Congiuntivo e condizionale vengono trattati insieme, quando Bembo si sofferma sul verbo «in quella parte, nella quale si parla condizionalmente» (3 XLIII). Tuttavia, l’autore sottolinea le innovazioni della lingua volgare rispetto alla latina, in cui esisteva solo il congiuntivo: 

Ne’ quali modi di ragionari più ricca mostra che sia la nostra Volgar lingua, che la Latina. Conciosia cosa che ella una sola guisa di proferimento ha in questa parte: et noi n’habbiam due. Perciò che VORREI et VOLESSI non è una medesima guisa di dire; ma due: et AMASSI et AMARESTI; et FACESSI et FARESTI altresì. (Prose, 3 XLIII; c. LXXXVIv)